Home Ambiente Stampe Storia Stampe Napoli Pozzuoli Bacoli Monte di Procida Quarto Ischia Procida News
 
Il presente sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Disattivando i cookie si potrebbero avere problemi di navigazione su questo sito. Per maggiori informazioni accedi alla nostra cookie policy. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. In caso contrario ti invitiamo ad uscire dal sito.
 
 
 
 
 

CHIESA DI SAN FRANCESCO DI ASSISI E SANT'ANTONIO DI PADOVA

I lavori di costruzione della chiesa furono iniziati nel 1348 dal cittadino di Pozzuoli Matteo Zolfo (o Zoffo) e finiti nel 1472 da Diomede I Carafa duca di Maddaloni. Essa fu dedicata a San Giovanni Battista e affidata nel 1749 con l'adiacente edificio conventuale, ai Frati Minori. In seguito la chiesa è stata intitolata ai santi Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova.

A causa dell'eruzione di Monte Nuovo nel 1538 l'edificio fu gravemente danneggiato e restaurato nei due anni successivi dal Viceré Pedro da Toledo. Nei primi anni dell'ottocento l'edificio divenne di proprietà del demanio quando Giuseppe Bonaparte re di Napoli per decreto soppresse gli ordini religiosi. In seguito il complesso edilizio fu venduto al vescovo di Pozzuoli Carlo Rosini che lo trasformò in residenza al servizio del seminario.

Nel 1857 il vescovo di Pozzuoli Raffaele Purpo  donò l'ex convento allo stato e adibito a monastero gesuita. Nel 1860 in occasione della venuta a Napoli di Giuseppe Garibaldi l'edificio venne trasformato in casa circondariale conservando tale destinazione fino ad oggi. La chiesa fu restaurata nei primi anni del XX secolo e venne eretta a parrocchia nel settembre del 1949.

Presso l'annesso convento morì il famoso autore del "Stabat Mater", il musicista Giovanni Battista Pergolesi recatosi a Pozzuoli per curare la tisi che lo affliggeva. Egli fu poi sepolto in una fossa comune all'interno del duomo di Pozzuoli essendo povero e straniero. In suo ricordato fu realizzato in città un monumento sepolcrale che in occasione del 250esimo anniversario della sua morte fu trasferito presso questa chiesa e posto accanto all'altare maggiore mentre all'asterno un'iscrizione lo commemora.

La chiesa, posta in cima ad un'ampia scalinata, presenta una facciata che conserva poco dell'originario disegno quattrocentesco come, ad esempio, il rosone chiuso per poter allocare a quella quota la cassa dell'organo, il protiro modificato nei primi anni del XX secolo e il Campanile. I caratteri stilistici originari si sono invece conservati all'interno dell'edificio di culto tranne che per la cappella dedicata a Sant'Antonio che venne ampliata nel 1749.

La chiesa, ha una sola navata con cappelle laterali ed è coperta da una volta a botte ribassata unghiata (tipica dell'architettura catalana dell'epoca). Il presbiterio è separato dalla navata da una balaustra in marmi policromi ed è coperta da una cupola ribassata. Una tela raffigurante l'Assunzione dipinto da Onofrio Marchione è posta al disopra dell'altare maggiore. L'interno è decorato con stucchi  della seconda metà del XVIII secolo e marmi posti in opera nel 1906 contestualmente alla realizzazione del coro soprastante l'ingresso.

Inoltre la chiesa ospita  le seguenti opere d'arte:  Tela raffigurante Santa Rosa da Viterbo con altare in marmo (1762), Crocifisso ligneo, altare in marmo (XVIII secolo); Tela raffigurante San Nicola di Bari con Santi Francescani, altare in marmo (1761); Tela raffigurante San Francesco d'Assisi, San Francesco di Paola e San Gicomo della marca, altare in marmo (1760), Statua di San Diego d'Alcalà con altare in marmo (1762); Busto di San Pasquale Baylon  con altare in marmo (1762), Statua della Madonnina della Pace e altare in marmo (1761); Cappella di Sant'Antonio di Padova che presenta un altare in marmo policromo della seconda metà del XVIII secolo, sormontato da un polittico con nicchia centrale che accoglie la statua seicentesca del Santo.

Il polittico è diviso in riquadri in cui sono raffigurati, ad opera di un ignoto artista della prima metà del XVII secolo, gli episodi della vita del Santo ed è decorato con cornici in oro zecchino e con motivi floreali e geometrici.

Indirizzo: Via G. Pergolesi, 140, 80078 Pozzuoli NA
Telefono: 081 526 4043

 

Potrebbe interessarti anche:

 

IL MITO E IL LAGO D’AVERNO

LA SIBILLA E IL SUO ANTRO

 

VIRGILIO

FUMAROLE PISCIARELLI

 

 

 

 

 

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA PREISTORICA E PROTOSTORICA

 

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA ROMANA: I LUDI DI UN ANFITEATRO

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA ROMANA: I RITI FUNERARI

 

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA ROMANA: LA DIFFUSIONE DEI CULTI ORIENTALI

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA ROMANA: LE TERME E I BAGNI DI POZZUOLI

 

 

CAMPI FLEGREI IN EPOCA ROMANA: LE VILLE DEL TERRITORIO FLEGREO

 

 

CAMPI FLEGREI:

IL TERRITORIO

ERUZIONE DI MONTE NUOVO

GLI ASTRONI

 

LITERNUM

RICOSTRUZIONE ARTISTICA 3D DEL FORO DI LITERNUM

LA BASILICA

IL CAPITOLIUM

IL TEATRO

L'ARA DI SCIPIONE

 

GROTTA DEL CANE

CONCA DI AGNANO

 

Sequenza 10


CAMPI FLEGREI

VISITE GUIDATE

 

APPROFONDISCI




 

CAMPI FLEGREI

NELLE MEMORIE DEL GRAND TOUR

 


 

GROTTA DEL CANE E GRAND TOUR

 


 

NECROPOLI DI VIA CELLE

E IPOGEI DEL FONDO CAIAZZO

 


 

NECROPOLI DI SAN VITO

 


 

MONTE DI PROCIDA

NECROPOLI DI CAPPELLA

 


 

COLOMBARIO DEL FUSARO

 


 

PARCO SOMMERSO DELLA GAIOLA

 


 

 

 

 

 

 

CONTATTI